da Roma

27/03/15

Caspita, se un giornale mediamente moderato come il Corriere arriva a scrivere un articolo come questo, significa che la situazione è veramente ma veramente grave. Conoscendo il moderatismo metodologico del corrierone (chiamiamolo così...), significa che si sta parlando di un cancro irreversibile, come sostengo da tempo e come confermato dal Corriere. Un cancro irrecuperabile, marcio in ogni suo ganglio dove pure si dibattino uomini piccoli, ma onesti che ancora non hanno capito di essere circondati da fedeli affaristi e ladroni.

Sono molto critico con chi pensa che il PD si possa cambiare dall'interno, ormai è troppo tardi e rimane un apparato marcio guidato da un leaderismo di stampo berlusconiano. Renzi sicuramente è altro rispetto ad un partito marcio, ma le sue posizioni neoberlusconiane proprio non mi rappresentano. Se si vuole il bene dell'Italia e, possibilmente, di un'Italia di almeno centrosinistra bisogna iniziare a lavorare al di fuori di questo marcio irrecuperabile che in Veneto e ad Agrigento candida liberamente berlusconiani, che dalla Liguria alla Campagna candida condannati e cementificatori e così via. Si guardi altrove, siamo nella condizione che chiunque altro sia meglio. Meglio un inesperto onesto che un ladro professionista, anche se purtroppo in Italia questo genere di esperienza viene prediletta.

Chiudo dicendo che ho visto quanto malato sia il PD qui a Bruxelles. Un sistema di persone che vivono di politica, mercenari di valori pur di garantirsi la poltrona che è l'unica cosa che hanno... e che li rende ambiti da chi questa poltrona non ce l'ha. Difficile, ma necessario guardare altrove.

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