Interessante evoluzione grecheuropea

13/02/15

Da quanto leggo dai giornali, trovo molto interessante il modo in cui il nuovo governo greco ha impostato la rinegoziazione con l'UE. In sapiente mix di comportamenti da manuale di cui, a dire il vero, potremo valutare solo alla fine vedendo se ci sarà o no un accordo.
1. La Grecia usa le due personalità più mediatiche come un poliziotto buono (Varoufakis il negoziatore) ed un poliziotto cattivo (Tsipras, il leader che deve portare a casa una vittoria politica).
2. Una tecnica molto nota e efficace in sede europea l'ha messa in atto Varoufakis il negoziatore aperto e disponibile a Bruxelles che però ha ad Atene chi gli chiede di essere intransigente. Lo conferma la notizia che si sarebbe raggiunto l'accordo su un comunicato congiunto, ma una telefonata da Atene ha "costretto" Varoufakis a rinegoziare tutto. In questo modo si salva sia la posizione greca sia il ruolo di negoziatore di Varoufakis.
3. La Grecia gioca su un fattore da pochi considerato: l'UE è tutt'altro che unita e, anzi, con l'intransigenza la Grecia sta giocando a spezzare il fronte pro-austerità guidato dalla Germania. Infatti, molti dimenticano che l'UE non è affatto un monolite, anzi. La Grecia ha fatto il tour delle capitali europee prima di imbarcarsi nella negoziazione UE. Non ha cercato alleati perché Tsipras è l'unico premier non allineato alla coalizione PPE-ALDE-S&D che regge l'UE, ma nel suo avanzare proposte di contenuto (e non di processo) sta mettendo in difficoltà sia certi paesi (vd. Spagna, Portogallo, Irlanda) sia certe posizioni politiche (chi è ancora di Sinistra dentro a S&D) che faticano a giustificare la non-condivisione delle posizioni greche che, in fin dei conti, sono molto più moderate di quanto certa stampa lasci pensare.
4. Interessante la reazione della Germania che si è accreditata sia come leader del fronte pro-austerità con Schauble sia come mediatrice con Merkel. Il secondo ruolo è più interessante perché ci sarebbe aspettato che a mediare fossero Hollande (Renzi ha già dimostrato di non saper giocare la partita europea) o Schulz (in nome della centralità dell'Europarlamento e per giocare una carta di alternativa in Germania alla Merkel). Invece, Angela Merkel è riuscita grazie alle sue doti di negoziatrice ad accreditarsi anche questa volta. Brava lei!

Chiudo dicendo che queste sono solo considerazioni intermedie, ovviamente il giudizio finale sarà possibile se e quando ci sarà un accordo.  

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