Potrei sorprendervi

18/01/13

E' un paio di giorni che ci penso, ma un mio caro amico che fa il segretario del PD da qualche parte in Italia (guardate come sono bravo a tutelare la sua privacy) ha usato un paio di argomenti interessanti su cui sto riflettendo per le prossime elezioni. Mi dice: "ma vorresti veramente andare al governo senza Monti? Secondo te quanto dureremmo ad avere contro Corriere, Confindustria e Vaticano?".
Purtroppo, il mio amico ha ragione: un governo SEL+PD avendo contro non solo Berlusconi con le sue TV, ma pure Monti con i suoi appoggi alto locati durerebbe il tempo di un pio di finanziarie visto il contesto socio-economico in cui ci ritroviamo. Tanto vale allora avere un Monti che ti copre quell'area o, almeno, non ti è ostile. Una soluzione semplice sarebbe mandare lui al Quirinale, sacrificando con dispiacere Prodi.

Tuttavia, ora si aprono due sfide fondamentali.
1. l'accordo con Monti sarà volontario o obbligato? In altre parole, se il centrosinistra avrà la maggioranza in Senato poi sarà facile negoziare, se non ci sarà la maggioranza e sarà obbligato ad un accordo coi voti di Monti allora centrosinistra negozierà da una posizione di debolezza.
2. In questo contesto (a mio avviso quasi inevitabile, come dicevo qualche giorno fa), come si presenterà la Sinistra? Sarà coperta e avrà il coraggio di un approccio di governo (SEL) oppure si autocondannerà all'irrilevanza giocando solo a distruggere il PD (Ingroia)? E poi, quale peso avrà dentro alla coalizione? SEL avrà il 4% e quindi sarà facilmente estromettibile a favore di un governo di centro-centrosinistra dove l'UDC avrà il 12% oppure la gente capirà che votare Ingroia è solo dannoso e sosterranno Vendola in una prospettiva di governo con SEL al 10% al pari dell'UDC di Monti?

Chiudo dicendo che sì sono diventato anti-Ingroia perché sto ricevendo troppi insulti e discorsi insensati da quella parte politica. Gente che prometteva la rivoluzione e poi le liste sono un Cencelli di partiti autocondannatisi all'irrilevanza, una lista che è un'accozzaglia ideologica da Rifo a IdV passando da partiti che sono lo zero-virgola-qualcosa percento e che giocano solo a far saltare in aria il PD insultando Vendola.

Guardiamo avanti.

2 commenti:

Anonimo 18 gennaio 2013 alle ore 13:44  

Forse pero' quelli che votano Ingroia rappresentano proprio quella sinistra 'pre-governativa' su cui non si puo' fare affidamento e che e' meglio se ne stia lontano.

Mi chiedo cioe' quanto rilevante possa essere in Italia una sinistra pronta e disponibile al compromesso per il governo del paese. Se dovesse essere dell'ordine del 5% allora e' davvero una forza destinata all'irrilevanza.

A quel punto l'accordo con Monti sarebbe quasi legittimato. Ma in tutto questo piu' che il PD mi sembra che sia l'assenza di una cultura o visione unitaria a sinistra la causa scatenante di tutto questo.

-Papero

D21 18 gennaio 2013 alle ore 13:56  

Esiste però un differenza tra elettori e candidati. I candidati di SEL sono quella parte di Sinistra che ha la capacità di assumersi responsabilità di governo, i candidati di Ingroia evidentemente no. A questo punto sta agli elettori di Sinistra di schierarsi fra chi ha le loro idee in una prospettiva di governo e chi le persegue in una prospettiva di costante opposizione oltranzista.

Sicuramente hai ragione sul fatto che manchi una visione unitaria. Se culturalmente la Sinistra è più unita di quanto pensi, ma divisa sulle strategie, il PD ha una strategia chiara che maschera le divisioni culturali interne. Non è un caso che negli ultimi sei mesi il PD sia riuscito a nascondere le sue contraddizioni interne recuperando 10% grazie ad un assetto da campagna elettorale.

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